NAPOLI (Di Anna Calì) – “Considero gravissimo il messaggio proveniente dal Ministero dell’Interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l’altro, che vi sono realtà del Paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio.

Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio.

Ribadisco che in Campania rimane in vigore l’ordinanza regionale, derivata da motivi di tutela sanitaria, la cui competenza è esclusivamente regionale.

Si ribadisce che è assolutamente vietato uscire a passeggio o andare a fare jogging”.

Intanto emanata nuova ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

ORDINANZA

ORDINANZA
1.Con decorrenza immediata e fino al 14 aprile 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti,
con riferimento ai territori dei Comuni di Ariano Irpino (AV) e Sala Consilina, Caggiano, Polla,
Atena Lucana e Auletta (SA) sono confermate le seguenti, ulteriori misure:
a) divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti;
b) divieto di accesso nel territorio comunale.
2. E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal territorio comunale da parte degli
operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività
relative all’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio ai sensi dei DDPCM
11 marzo 2020 e 22 marzo 2020 e ss.mm.ii. e quelle strettamente strumentali alle stesse,
limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività
e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di
protezione individuale.
3. Nei territori comunali oggetto della presente ordinanza è disposta la chiusura delle strade secondarie,
come individuate dai singoli Comuni sentita la Prefettura competente.
4. Le AASSLL competenti assicurano il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari, dando
priorità alle popolazioni dei Comuni oggetto della presente Ordinanza rispetto a quelle degli altri
Comuni.
5. Il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui al presente provvedimento è sanzionato ai
sensi e per gli effetti di cui all’art.4 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, al quale integralmente si
rinvia.
6. La presente ordinanza è comunicata, quale proposta di adozione di apposito DPCM ai sensi e per gli
effetti dell’art. 2, comma 1 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, al Presidente del Consiglio dei
Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro dell’Interno, al Ministro della Difesa, al Ministro
dell’Economia e delle Finanze.
Giunta Regionale della Campania
Il Presidente
La presente ordinanza è altresì notificata all’Unità di Crisi regionale, ai Comuni interessati, alla ASL di
Salerno, alla ASL di Avellino ai Prefetti della Regione.
La presente Ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e sul BURC.
Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello
Stato entro il termine di giorni centoventi.

IL PROVVEDIMENTO IN ITALIA

Un solo genitore può camminare con i figli minori “purché in prossimità della propria abitazione”. Lo precisa l’ennesima circolare inviata dal Viminale ai prefetti per fornire “chiarimenti” sul divieto di assembramento e spostamenti. Si tratta di indicazioni, spiega il capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi, da trasmettere alle forze di polizia “quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure e la ragionevole verifica dei singoli casi”. E non sono giorni semplici per gli operatori in divisa che anche ieri hanno controllato ben 222.450 persone e 88.611 esercizi commerciali per verificare il rispetto delle misure per il contenimento del virus.

Quasi 6.500 sono state denunciate, 15 delle quali per aver violato la quarantena (queste ultime ora rischiano il carcere da 1 a 4 anni per aver attentato alla salute degli altri cittadini). Dall’11 marzo sono state controllate complessivamente 3.449.291 persone e 1.566.961 esercizi commerciali. In totale oltre 142mila i denunciati. Negli ultimi 5 giorni 272 sono stati sanzionati per violazione della quarantena. Sono dunque tanti ancora gli italiani che non rispettano le prescrizioni; in diversi casi ci sono poi dubbi sull’interpretazione da dare ai divieti.

Da parte dei cittadini ed anche delle forze dell’ordine. Ed ecco che la nuova circolare prova a chiarire, auspicando “valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete”. Una delle esigenze emerse nel Paese è quella di concedere ‘un’ora d’aria’ ai bambini. Sul punto, il ministero precisa che ad un “solo genitore” è consentito “camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute”.

Il documento del Viminale ricorda poi che restano off limits parchi e giardini e che “l’attività motoria generalmente consentita” non va intesa soltanto “come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima il camminare in prossimità della propria abitazione”.

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