È una pistola quella che gli cade dalle tasche. La canna metallica scura, l’intero fusto disegnato per essere portata nei pantaloni senza sforzi.

Quando tocca il pavimento il rumore è sordo. Tutti girano di scatto la testa.

Qualcuno ride, chi l’ha lasciata scivolare no.

Nessun sorriso nemmeno sul volto di un’insegnante di un istituto scolastico della periferia orientale della città.

Perché quel rumore di ferro risuona in un’aula, durante le lezioni.

E quelle tasche appartengono ad un 14enne. Uno studente, giovanissimo.

La pistola è ancora a terra e sulla bocca non ha il tappo rosso.

L’insegnante ha paura e non osa toccarla. Poi il suo proprietario ammette che si tratta di un’arma a salve, calibro 8.

Una fedele riproduzione della tedesca Walther PPK, utilizzata dall’agente 007 nelle sue avventure.

Ma quello in scena non è un film e la chiamata al 112 è inevitabile.

I carabinieri del nucleo radiomobile intervengono pochi minuti dopo.

Sequestrano l’arma e per il minore scatta una denuncia per porto abusivo di armi.

A scuola arrivano anche i genitori, a loro viene affidato il 14enne.

Francesco Emilio Borrelli: “Magari sognava di essere come uno dei protagonisti della serie Gonorrea o come Tony Montana di Scarface. Sta di fatto che un 14enne napoletano, invece che libri e quaderni, abbia portato con sé a scuola, un istituto della periferia orientale, una pistola.

 

È stato scoperto perché l’arma gli è scivolata lungo i pantaloni finendo sul pavimento.  L’insegnante ha notato l’arma, priva anche del tappo rosso. Si trattava di una pistola a salve, calibro 8. Una fedele riproduzione della tedesca Walther PPK, utilizzata dall’agente 007 nelle sue avventure.

 

Sono stati avvisati i carabinieri del nucleo radiomobile che sono intervenuti pochi minuti dopo sequestrando l’arma. Per il minore è scattata una denuncia per porto abusivo di armi.

 

“Troppi giovani, anche bambini, inseguono falsi miti e cadono in quella trappola, tesa loro da adulti incoscienti, irresponsabili, fanatici e criminali, che fa vedere come traguardo i guadagni facili, il successo, la fama ad ogni costo ottenuti a suon di paura, violenza e colpi di pistola.  Per questo ci battiamo tanto contro la propaganda criminale e l’apologia di mafia e camorra, sulla quale abbiamo acceso una discussione in Parlamento affiche diventi reato, e contro quegli ambienti criminali e devianti dai quali i minori dovrebbero essere allontanati. Inoltre la rivoluzione culturale, che proponga come modelli da seguire i paladini della giustizia e della legalità, deve partire dagli ambienti culturali che troppo spesso hanno strizzato l’occhio alle storie di delinquenza e criminalità.” -ha affermato il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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